È un Mozart distensivo e conciliante, quasi crepuscolare, quello che fa oggi Charles Dutoit. Un Mozart senza strappi né muscoli in vista, morbido e ben smussato anche nei passaggi più accesi. Se l'ottima Orkester Slovenske filharmonije avesse una voce, si direbbe di un suono ben appoggiato su di una sana colonna di fiato, che ne rende limpida e vigorosa anche le dinamiche più leggere. Bene o male che sia, non è il Mozart di oggi, ma porta la testa altrove, soprattutto a certa tradizione...