Phryné | Florie Valiquette |
Lampito | Anaïs Constans |
Dicéphile | Thomas Dolié |
Nicias | Cyrille Dubois |
Cynalopex | François Rougier |
Agoragine e Araldo | Patrick Bolleire |
Direttore | Hervé Niquet |
Orchestra dell’Opéra de Rouen Normandie | |
Coro del Concert Spirituel | |
Collana «Opéra français» / Bru Zane | |
Volume 31 | BZ 1047 | |
ASIN : B09NYKMB6D | |
Formato: CD con Libro | |
Uscita: 25 febbraio 2022 |
Phryné è un’opéra-comique su libretto di Lucien Augé de Lassus il cui successo, in Europa e in particolare in Francia, durò fino alla prima guerra mondiale. Ora l’opera più famosa del prolifico Camille Saint-Saëns è certamente Samson et Dalila ma il Palazzetto Bru Zane con il trentumesimo “libro/Cd” dedicato all’Opéra français cerca di indagare il repertorio più segreto del compositore enfant prodige. Di Camille Saint-Saëns ha già riscoperto in anni recenti Les Barbares composta per il teatro romano di Orange ma eseguita all’Opéra, Proserpine, il fantastico Le Timbre d’argent e La princesse jaune di cui vi abbiamo proposto una recensione due mesi fa.
Phryné fu interpretata alla prima assoluta da Sybil Sanderson e fu il suo ultimo personaggio per Opéra-Comique. Da lì a poco sarebbe stata sotto contratto all’Opéra dove Massenet si innamorò della sua voce e presenza creando per lei Thais e Esclarmonde. Saint-Saëns mentre componeva l’opera aveva in mente un’altra cantante, la Simonet, prima interprete di Angiolina nella sua Proserpine incisa da Bru Zane nel 2017. Il direttore dell’Opéra-Comique non si fece scappare la Sanderson che ammaliava il pubblico con il canto e con il suo aspetto divino. Il cast della prima comprendeva quindi Sybil Sanderson come Phryné giovane etéra devota ad Afrodite, il baritono Lucien Fugère come arconte Dicéphile e infine il tenore Edmond Clémont come Nicias suo nipote pieno di debiti. La prima fu un successo e l’opera ebbe ampia diffusione. Lo spartito venne stampato anche in italiano. Alcuni anni dopo la prima, nel 1896, sempre per rendere l’opera più “esportabile”, André Messager compose i recitativi al posto dei dialoghi parlati ed è questa la versione che viene proposta da Bru Zane.
In una piazza principale della città viene scoperto il busto di Dicéphile arconte della città di Atene. Cori di popolo inneggiano a lui mentre compare Nicias suo nipote che, sommerso dai debiti, cerca aiuto dallo zio che invece di dargli una mano lo denuncia a due comici demarchi (capi di distretto di Atene) che vengono ben presto bastonati. Nicias è affascinato da Phryné e nella chiusura del primo atto il nipote riversa un otre di vino in testa al busto dello zio con grande ilarità di tutto il popolo ateniese. Nel secondo atto, considerato migliore dalla critica giornalistica dell’epoca, un grande duetto d’amore esprime tutta la seduzione dell’etéra nei confronti di Nicias. Il duetto diventa terzetto con la presenza di Lampito, la serva di Phryné, omaggiata anche di una arietta. Entra in scena Dicéphile cantando i suoi couplets (strofe). Importante anche il duetto tra Phryné e l’arconte che non riesce a reprimere i suoi desideri alla vista della statua di Afrodite. Tutti i francesi conoscevano il dipinto di Jean-Léon Gérôme Phryné devant l’aréopage. L’arconte non capisce più la differenza tra la statua e la presenza della bella cortigiana e viene scoperto in questo atteggiamento pieno di bramosia da Nicias e dal popolo che lo canzona. A questo punto cede, cancella i debiti del nipote donandogli metà della sua fortuna e accetta la situazione mentre il popolo inneggia alla sua clemenza.
Phryné è una cortigiana ateniese ma il librettista la raffigura di più come una cortigiana del secondo impero, presa dal mondo di Napoleone III come già era stata Violetta Valery, ma senza nessuna connotazione tragica. Anzi, l’opera è brillante, come brillante è l’orchestra piena di preziosismi ben resi dalla direzione di Hervé Niquet un pilastro delle registrazioni di Bru Zane. Tutto è fluido e iridescente senza essere parodistico ed elettrico come nelle opere di Offenbach. Un breve preludio ci introduce in una piazza di Atene e conosciamo un araldo e i due demarchi che ci svelano l’inaugurazione del busto dell’arconte. Entra in scena Phryné che catalizza l’attenzione di tutto il coro e anche di Dicéphile. Il canto di Florie Valiquette è chiaro e puntuale. Non manca la risata eclatante prima dell’uscita di scena, vero “marchio di fabbrica” di Sybil Sanderson. Il tenore Cyrille Dubois deve affrontare nel duetto con lo zio una linea vocale un po’ acuta, ma il risultato è più che buono. Interessante il duetto del secondo atto dove tenore e soprano amalgamano le loro voci con la massima eleganza. Percepiamo il calore delle voci che confluiscono in un terzetto calmo e sospeso con l’aggiunta della presenza della serva Lampito. Ben caratterizzato il buffo arconte, vittima di vari scherzi, impersonato dal baritono Thomas Dolié dalla nobile linea di canto. Nei due duetti importanti, col nipote nel primo atto e con la cortigiana nel secondo, la sua linea di canto spesso “borbotta” in basso con una elegante comicità sempre ben misurata. La presenza del coro in vari momenti dell’opera amplifica gli episodi di derisione dell’arconte con una musica sempre ben ritmata e brillante su temi quasi di danza. Al termine del primo atto è richiesta al soprano una coloratura molto minuta e piena di volate che porta l’atto al suo parossismo. Il secondo atto, che possiamo definire più lirico, affascinò i parigini.
Il prezioso disco di 65 minuti è corredato come sempre da un volume di 164 pagine, con vari saggi e documentazione sulla ricezione della stampa dell’epoca. Tutti i testi sono in due lingue, francese ed inglese. In un periodo in cui il mercato discografico è ai minimi storici corredare il CD con un libro è la vera arma vincente poiché rende il prodotto da collezione. Bru Zane non è solo una casa discografica ma un centro culturale francese e la loro missione la stanno compiendo al meglio. Anche durante questi due anni di Covid le edizioni stampate e messe in vendita non sono diminuite. Sicuramente le opere di Saint-Saens verranno di nuovo indagate con esiti brillanti come questa Phryné.
Fabio Tranchida