Tenore | Luca Cervoni |
Soprano | Carlotta Colombo |
Contralto | Benedetta Mazzetto |
Basso | Alessandro Ravasio |
Direttore | Alessando Quarta |
Concerto Romano | |
1 Cd Christophorus - CHR 77476 |
Missing Vittorio è un titolo indovinato. Allude a Vittorio Chiccheri, tenore attivo a Roma tra la fine del Seicento e la seconda metà del Settecento. Manca ed è mancante. Mancante perché si sa pochissimo della sua vita, inoltre non si trovano suoi ritratti, per questo sulla copertina del compact appare di spalle un anonimo di fantasia. Manca perché Vittorio è stato al centro di uno dei momenti più gloriosi della musica in Italia, la stagione della Roma barocca da cui un profluvio di musica si è riversato sull’Europa. È stato il momento in cui la città richiamava musicisti da ogni paese e da cui spesso ripartivano per le destinazioni più prestigiose. La musica sacra, strumentale e soprattutto il genere dell’oratorio hanno segnato profondamente questa periodo inimitabile in cui a Roma convivevano e collaboravano Arcangelo Corelli, Alessandro Scarlatti, Antonio Caldara e anche due ragazzi che si chiamavano Georg Friedrich Händel e Domenico Scarlatti. Manca perché a pensarci viene una sorta di nostalgia retrospettiva per tanti splendori non solo musicali ma anche artistici. Manca un po’ di meno quando dalle biblioteche e dagli archivi riemergono opere dimenticate e vengono riproposte con la perizia interpretativa che, in questo repertorio, si affina sempre di più.
Luca Cervoni e Alessandro Quarta a capo del Concerto Romano propongono una antologia che evoca il clima dell’epoca, con una scelta incentrata principalmente sugli oratori, con aggiunta di brani strumentali e arie scelte da alcune cantate. Oltre ai ben noti Alessandro Scarlatti, Händel e Caldara sono presenti brani di Pietro Paolo Bencini, Giovanni Lorenzo Lulier e dello stesso Chiccheri. Lo spirito dell’epoca è evocato dalla dolcezza delle arie, dalla grazia degli accompagnamenti, dall’abbandono agli affetti, dalla religiosità fiduciosa e senza ombre espressa negli oratori, un profluvio di melodie che scorrono senza fatica, struggenti, incantevoli, immediate perché vanno dirette al cuore.
Di Vittorio Chiccheri si sa che fu il tenore di Händel sia per Il Trionfo del Tempo e del Disinganno (Tempo) e per La Resurrezione (San Giovanni) da cui, come deduce il maestro Alessandro Quarta nelle note di copertina, si suppone avesse una voce “vellutata, flessibile ed espressiva”. Cervoni conferma con una interpretazione intima e luminosa, sostenuta dalla voce morbida e cordiale, la dizione eccellente, la cura per la parola. Alessandro Quarta dirige con sensibilità, restituendo clima, stile e ambiente, un mondo insieme elitario e accogliente, esigente e aperto alle novità. Molto attento alla dinamica, non copre mai la voce, non si sovrappone ma accompagna con eleganza, sostiene, introduce, trova una misura perfetta con il continuo e con gli strumenti concertanti.
Il soprano Carlotta Colombo, il contralto Benedetta Mazzetto e il basso Alessandro Ravasio compaiono con merito in alcuni insiemi.
La registrazione è ottima, dispiace che le note di copertina siano fornite solo in tedesco e in inglese.
Daniela Goldoni