2 Agosto 1947- 2 Agosto 2024
Happy birthday Maria Callas!
X Edizione Premio Internazionale Maria Callas 2024
al soprano
GIOVANNA CASOLLA
e la nuova partnership con la famiglia Zenatello
per il conferimento del Premio Internazionale Giovanni Zenatello
Il Festival Internazionale Maria Callas nasce a Verona il 2 dicembre 2013 per il 90° anniversario della nascita del grande soprano. Con il motto che da subito lo caratterizza, Happy Birthday Maria Callas! Nascita di un mito, celebra due date significative: il 2 dicembre, giorno della nascita dell’artista e il 2 agosto, data del suo debutto areniano nel 1947 all’Arena di Verona ne La Gioconda di Amilcare Ponchielli.
Il festival, ideato e promosso dal M° Nicola Guerini, ha ospitato artisti e studiosi del panorama internazionale e giunge quest’anno alla sua X Edizione con l’hashtag #veronacallas100, dedicato alle celebrazioni per il Centenario della nascita della “Divina”, inaugurate già lo scorso 2 dicembre.
Dieci edizioni con più di 100 incontri di approfondimento sul fenomeno Callas e attività svoltesi con i patrocini della Regione Veneto, del Comune e della Provincia di Verona, del Comune di Busseto, del Comune di Catania, del Comune di Fiuggi, del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, dell’Istituto Luce, dell’Accademia Filarmonica di Verona, della Società Letterari di Verona, La Feltrinelli Libri e Musica, della Fondazione Arena, dell’Accademia di Belle Arti Statale di Verona, del Dipartimento Culture e Civiltà dell’Universita di Verona e con il sostegno del Comune di Verona e della Fondazione Giorgio Zanotto. Tra le partnership prestigiose si evidenzia quella con Warner Classics, con RETE DUE della Radiotelevisione Svizzera italiana, con OperaClicke con Tommasi - Family Estatesper il progetto Callas Wine Collection 2013-2024, che ogni anno dedica al premiato la pregiata bottiglia Magnum di Amarone.
Nell’anno del centenario l’Azienda Agricola Monica Vaccarella Donna EmmeVenetoValpolicella DOP e FontanaBio di Erica Fontana hanno voluto dedicare un’etichetta alla ricorrenza callassiana, e tra le novità c’è la nuova collaborazione con The Merchant of Venice, brand italiano di alta profumeria che per i 100 anni dalla nascita del celebre soprano ha creato un profumo esclusivo che sarà consegnato durante la cerimonia del 2 agosto con dedica esclusiva di Marco Vidal.
Si rinnova anche la partnership con l’Archivio Storico Tommasoli per la ristampa Fine Art di pregio, in tiratura limitata in esclusiva per il premio, di uno tra i ritratti della Divina scattati a Verona tra il 1947 e il 1949.
A Verona, città della lirica internazionale, si attende quindi la nuova edizione del Premio che già nel 2014 hainsignito il regista Franco Zeffirelli del titolo di Presidente Onorario del Festival, nel 2015 ha conferito il prestigioso riconoscimento al soprano Maria Chiara, nel 2016 al baritono Rolando Panerai, nel 2017 al tenore Gianfranco Cecchele, nel 2018 al baritono Renato Bruson, nel 2019 al soprano Raina Kabaivanska, nel 2021 al basso Michele Pertusi, nel 2022 al baritono Leo Nucci e nel 2023 al tenore Nicola Martinucci.
Venerdì 2 agosto alle ore 17.30 nella splendida Sala Casarini del Due Torri Hotel di Verona sarà il celebre soprano Giovanna Casolla a ricevere il Premio Internazionale Maria Callas 2024 - la preziosa scultura bronzea, realizzata in esclusiva per il festival dall’artista Albano Poli, recentemente scomparso, le cui opere sono presenti in tutto mondo. Ma da quest’anno il festival affianca all’ambito Premio due nuovi riconoscimenti: il Premio Circolo storico Tullio Serafin, istituito per l’occasione dall’omonimo sodalizio e il Premio Internazionale Giovanni Zenatello, un’opera in ottone realizzata dall’orafo Pino Antoniazzi in partnership con la famiglia Zenatello.Un segno tangibile che impreziosisce il rapporto indelebile di Maria Callas con Verona: Zenatello, primo Radames della stagione areniana del 1913 e scopritore della giovane Callas e Tullio Serafin, il maestro che diresse la prima Aida del 1913 e che guidò la cantante al debutto areniano del 2 agosto del ’47, diventandone ben presto suo mentore.
Il pomeriggio ricco di sorprese - a ingresso libero fino a esaurimento posti - sarà condotto da Mariangela Bonfanti che guiderà gli interventi delle autorità e degli ospiti, tra cui quello suggestivo dell’attrice Laura Murari.
Danilo Boaretto, direttore di OperaClick e Nicola Guerini tracceranno con Giovanna Casolla un ritratto artistico e le tappe più significative della carriera che l’ha vista presente nei cartelloni dei più importanti teatri d’opera del mondo, tra cui l’Arena di Verona dal 1986 al 2017. L’evento si svolge in collaborazione con Fondazione Giorgio Zanotto, con il patrocinio di Fondazione Arena di Verona, il patrocinio di Confcommercio e il patrocinio e sostegno del Comune di Verona.
Al termine dell’incontro la tradizionale degustazione di quattro eccellenze del gusto: la Torta “Divina” della pregiata Miozzi Pasticcerie, l’Azienda Agricola Monica Vaccarella Donna EmmeVenetoValpolicella DOP, FontanaBio di Erica Fontana e il vino Tommasi - Family - Estates.
Giovanna Casolla
Si è diplomata in canto e pianoforte presso il Conservatorio San Pietro a Majella e successivamente ha continuato a studiare canto con il maestro Michele Lauro e con il maestro Walter Ferrari. Giovanissima entra a fare parte del Coro del Teatro San Carlo di Napoli.
Il suo debutto avviene con la prima mondiale dell’opera Napoli milionaria di Nino Rota al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1977 con la regia del grande Eduardo De Filippo. Il maestro Rota propone alla Casolla la parte della madre, pensata per Maria Callas. Questo successo la porta velocemente a debuttare nei prestigiosi teatri italiani. Al Teatro Verdi di Trieste si presenta nel ruolo di Magda nell’opera La campana sommersa di Respighi, sostenendo successivamente il ruolo di Maria in Mazepa (in lingua italiana) e il ruolo di Silvana ne La Fiamma di Ottorino Respighi. Il debutto al Teatro Regio di Torino avviene con il ruolo di Judith ne Il castello di Barbablù di Bartók in lingua italiano. Fra le opere desuete di questo primo periodo di carriera va segnalata anche Romeo e Giulietta di Zandonai.
Dopo circa 5 anni passati cantando opere non facenti parte del grande repertorio, debutta Tosca presso il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e successivamente Giorgetta nell’opera Il Tabarro presso il Teatro Verdi di Trieste.
In questi anni acquista sempre più prestigio grazie a una serie di debutti di successo in opere di repertorio che saranno la spina dorsale della ormai quasi sua quarantennale carriera: Cavalleria Rusticana (Monaco di Baviera, 1980), Manon Lescaut (EmiliaRomagna, 1981), Adriana Lecouvrer (Buenos Aires, 1981), La Gioconda (Lucca, 1981), La fanciulla del West (Buenos Aires, 1986) e altre. Accanto a queste opere di repertorio, ci sono riprese di opere poco conosciute o prime mondiali: Turandot di Busoni al Teatro Filarmonico di Verona, Giulietta e Romeo di Riccardo Zandonai a San Diego, Salvatore Giuliano di Ferrero a Roma, Il Marchese di Rocca Verdina di Milella, Stabat Mater di Rossini, L’olandese volante (in lingua italiana) fino alla grandiosa recente ripresa di Cassandra di Gnecchi (Catania, Teatro Massimo Bellini, 2011).
Ma soprattutto è la sua interpretazione nell’opera Tosca al Teatro San Carlo (Napoli) affiancata da Placido Domingo a destare sensazione; l’evento le dischiude le porte dei maggiori teatri italiani e internazionali. Nel 1982 debutta alla Scala di Milano con Il Tabarro sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni, opera che riprenderà, nel 1987.
Nel Teatro milanese interpreterà ancora La fanciulla del West in due produzioni (1991 e 1995), diretta da Giuseppe Sinopoli e da Lorin Maazel, e Tosca (2000) diretta da Riccardo Muti.
I maggiori teatri del mondo aprono le porte alla Casolla: Colòn di Buenos Aires, Staatsoper di Vienna, Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Metropolitan Opera di New York, Teatro Municipal di Rio de Janeiro, New National Theater di Tokyo, Baltimore Opera, Opéra Royal de Wallonie, Finnish National Opera, Megaron Theater di Atene, Metropolitan Opera di New York e tanti altri.
La carriera della Casolla prosegue con un repertorio lirico-drammatico.
Nel 1986 debutta all’Arena di Verona come Maddalena di Coigny nell’Andrea Chénier. In seguito la Casolla tornerà per altre stagioni nell’anfiteatro veronese: nel 1988 è protagonista de La Gioconda; nel 1990 è Tosca nell’opera omonima di Puccini; nel 1992 la Principessa d’Eboli del Don Carlo; nel 1993 è Carmen (ruolo ripreso anche nel 1996) e Santuzza nella Cavalleria rusticana (nello stesso ruolo tornerà nelle stagioni del 1995 e del 2006); nel 2000 è Leonora ne La forza del destino; il 2003 vede il suo debutto nei panni della Principessa Turandot, che affronterà anche nelle stagioni successive 2005, 2009, 2010, 2012; infine debutta come Amneris in Aida nel 2009, ruolo che riprenderà in tutte le successive stagioni 2010, 2011, 2012, 2013, 2014 e 2017.
Nel 1996 è avvenuto il debutto nell’opera Turandot al Grande Théatre di Ginevra. In questo ruolo è stata acclamata quale una delle Turandot di riferimento del secolo, unitamente alla Cigna e alla Dimitrova. Con questo ruolo è stata invitata a innumerevoli inaugurazioni di stagione e serate di gala: Festival di Orange (1997), la famosa première cinese nella Città proibita a Pechino nel 1998 diretta da Zubin Mehta per la regia di Zhang Yimou. Nel 1998 porta la sua principessa al Festival Puccini di Torre del Lago e l’anno successivo ha preso parte alla produzione inaugurale del riaperto Teatro del Liceu di Barcellona. Nel 2002 inaugura il San Carlo di Napoli, nel 2003 l’opera di Atene. ecc.
Giovanna Casolla ha cantato oltre 500 recite di Turandot, nelle molteplici versioni di quest’opera: con i due finali di Alfano, nella versione Pucciniana (morte dopo Liù), nella versione di Luciano Berio e, inoltre, è stata la prima interprete nel nuovo finale del compositore cinese Hao Weiya che ha inaugurato il New National Theater di Pechino nel 2008.
Molteplici sono i riconoscimenti a questo soprano quali il “Premio Abbiati”, prestigioso premio della critica, il premio “Ester Mazzoleni”, il premio “Mascagni d’oro”, il premio “Marcella Pobbe”, il premio “Luigi Illica” per il suo ruolo nell’interpretazione dei personaggi veristi, il premio “Francesco Cilea”, il premio “Giacomo Puccini” alla carriera, “Prima interprete italiana di Turandot del dopoguerra” nel 2003 e “Oscar della Lirica” nel 2017.
Comunicato Stampa