Si avvia alla settimana conclusiva Gaulitana: A Festival of Music, giunto quest'anno alla diciassettesima edizione, un appuntamento che sull'isola di Gozo è ormai diventato una tradizione consolidata e attesa dagli abitanti. Organizzato dal Gaulitanus Choir e dal suo direttore Colin Attard, vero e proprio monumento vivente alla musica in Malta, non solo per la passione ma anche per la varietà dei suoi interessi musicali. Interessi che si riflettono nella programmazione di Gaulitana. Dal 21 marzo il Festival ha offerto concerti di musica sacra, vocale e strumentale, barocca, etnica, formazioni da camera e orchestrali, recital di canto, opere di grandi compositori del passato e compositori maltesi contemporanei, tutti ad ingresso gratuito, grazie al patrocinio dell'Arts Council of Malta e EFFE, l'etichetta di qualità per i festival europei nell'ambito dell'arte e della cultura. Bellezza e varietà del Gaulitana che si riflettono anche negli artisti invitati a esibirsi in location che esaltano la musica e viceversa: in queste settimane gli spettatori hanno potuto assistere ad esibizioni di artisti di caratura internazionale – qualche nome: Alexander Frey, Mei Guo, Pierre Luois Attard, Elia Faccini, il Forte Trio – nei più bei luoghi dell'isola.
Soprattutto chiese: si dice infatti che a Malta ci sia una chiesa per ogni giorno dell'anno. Sono poco di meno in realtà (359!); ma tanto basta per permettere ad alcune di quelle più affascinanti dell'isola gozitana di incantare gli occhi e le orecchie del pubblico del festival: come la Saint Francis Church e la Savina Church di Victoria, oppure l'affascinante Rotunda Church di Xewkija, o la Chiesa di Sant'Antonio da Padova a Għajnsielem e la Basilica della Natività di Nostra Signora a Xagħra.
Punto culminante della manifestazione è l'opera lirica, e anche Gaulitana partecipa alle celebrazioni per il centenario pucciniano. Sarà quindi una nuova produzione di La Bohème ad andare in scena sabato 20 aprile al Teatro Tal-Opra Aurora di Victoria (o Rabat), il capoluogo. Con la regia di Enrico Castiglione e la direzione di Colin Attard alla guida della Malta Philharmonic Orchestra e del Gaulitanus Choir, la messinscena prevede un cast internazionale, in linea con gli altri artisti che hanno preso parte al festival: David Junghoon Kim (Rodolfo), Federica Vitali (Mimì), Yuri Yurchuk (Marcello), Nicola Said (Musetta), Costantino Finucci (Schaunard).
Importanti e interessanti anche gli eventi collaterali, ad affiancare la manifestazione: una mostra ed una conferenza dedicate a Puccini a cura di Luigi Viani e Joseph Calleja della Fondazione Giacomo Puccini di Lucca.
Il weekend conclusivo prende il via il venerdì 19 aprile, con l'esibizione solista della violoncellista bulgara Liliana Kehayova; ancora lei sarà impegnata nel concerto finale della manifestazione questa volta insieme alla Gaulitanus String Orchestra (direttore Colin Attard), domenica 21 nella Basilica della Natività di Nostra Signora a Xagħra, gioiello di barocco ottocentesco da mozzare il fiato. Un'occasione unica per unire le grande musica e le bellezze artistiche e paesaggistiche di Malta.
Perché in questo arcipelago, crocevia del Mediterraneo, si intrecciano mille vite e culture: a partire da quelle neolitiche, con i templi megalitici di Ggantija, che si perdono nella notte dei tempi fino a mescolarsi con la mitologia (dalla spiaggia di Ramla Bay si dice che Ulisse sognasse il suo ritorno a Itaca); fino alla Malta dei Cavalieri, paladini della cristianità che la arricchirono di arte e architettura, con castelli, cattedrali e fortificazioni. E la Cittadella fortificata di Victoria – familiarmente nota come Il-Kastell – ne è un celebre esempio.
E in mezzo le colonizzazioni di fenici, greci, arabi, normanni; e dopo i Cavalieri di Malta, avamposto cristiano contro l'invasione ottomana, il dominio napoleonico e infine britannico, prima dell'indipendenza nel 1964. È come vedere la storia dell'Europa tutta dispiegata in poco più di trecento chilometri quadrati. Un crocevia di culture che non può che lasciare segni profondi in questa terra e che si riflette anche nel respiro internazionale del Festival Gaulitana.
A questo link il programma completo di Gaulitana: A Festival of Music
Emiliano Michelon