con Gulliver, Cenerentola e molti altri
Un progetto di Alberto Jona
in collaborazione con CONTROLUCE Teatro d'Ombre
Si tratta di un percorso alla scoperta del “mondo melodramma”, dedicato all'infanzia: Il teatro d'opera ha bisogno di formare un nuovo pubblico; questa è una conditio sine qua non per riuscire ad affascinare le nuove generazioni. Se da una parte le nuove regie possono essere un mezzo efficace per avvicinare i giovani all'opera, dall'altra è fondamentale che ci sia un processo di formazione che parta dai piccoli, che saranno il pubblico di domani. La Fondazione Teatro Coccia di Novara ha deciso di affrontare questa sfida attraverso una serie di piccole operine tascabili in grado di spiegare al pubblico infantile i meccanismi, le forme, la stilizzazione, la lingua musicale..., in una parola, le arti che confluiscono nel melodramma, e così, anche giocando, insegnare a conoscerlo e dunque apprezzarlo.
Il mondo delle fiabe aiuterà a scoprire il mondo dell'opera: saranno il Bianconiglio, Gulliver e altri personaggi delle fiabe di Andersen e Grimm ad accompagnare i piccoli per fargli conoscere il linguaggio dell'opera: la ouverture, l'aria, il duetto, il concertato, il recitativo ecc. smontando e rimontando l'opera con l'aiuto degli stessi cantanti, del direttore d'orchestra o del regista. Verranno così realizzate per la web una serie di operine interattive di circa 30 minuti ciascuna, che diventeranno un primo passo verso la scoperta del melodramma, a cui seguirà in un secondo momento l'opera allestita dal vero in teatro, a cui si potrà andare “per davvero” una volta varcata la prima porta insieme al Bianconiglio.
Le opere
I viaggi di Gulliver di Bruno Moretti
Cendrillon di Pauline Viardot
Le tecniche a cura di Controluce Teatro d'Ombre
Per entrare nel mondo dell'opera avremo come un compagno di viaggio il Bianconiglio di Alice e poi una serie di tecniche teatrali che renderanno più giocoso e magico il mondo del melodramma: il teatro d'ombre, le marionette, il teatro nero, ecc.
Il plot narrativo
Ogni operina inizierà per le strade di Novara con il Bianconiglio che arriva correndo al Teatro Coccia e ogni volta con un mezzo di trasporto differente, a piedi, in monopattino, in bicicletta, in tandem con altri personaggi, su un pony. E' in ritardo come sempre, guarda l'orologio, entra nel foyer, cerca il biglietto, dalle tasche tira fuori di tutto, ora un libro, ora un cannocchiale, una scarpina di cristallo ecc., trova finalmente il biglietto, lo dà alle maschere e sale verso i palchetti; quale sarà il suo palchetto? Comincia ad aprirli in ansia uno dopo l'altro... e chi trova dentro? le sorellastre di Cenerentola in baruffa (reazione), Gulliver, il personaggio a cui è dedicata la prima operina del progetto e tante altre scelte.
Questo incipit si ripete ogni volta finendo con il personaggio dell'operina corrispondente, dopodiché: Inseguimento del Bianconiglio da parte del protagonista che porta alla scoperta del teatro ora la fossa dell'orchestra, ora la sartoria, ora la graticcia, e così via (ogni volta uno spazio diverso). La corsa del Bianconiglio conduce anche però ai teatrini del Conte Caccia (nel palchetti del terzio piano) allestiti con le scenografie dell'opera che si andrà a rappresentare e i manifesti, foto e quant'altro... I teatrini saranno la “porta” attraverso cui accedere al racconto dell'opera, che spazierà una parte didattica affidata ora al direttore d'orchestra, al regista, al cantante e momenti dell'opera in questione.
Delle diverse opere (I viaggi di Gulliver, Cendrillon, ecc.) verranno scelti per le operine tascabili solo alcuni momenti significativi sia dal punto di vista musicale, sia dal punto di vista drammaturgico. Il resto della vicenda sarà raccontato dal personaggio che di volta in volta ci farà da guida, con un gioco interattivo in cui saranno i bambini stessi a scegliere ora gli incontri dei singoli personaggi ora lo sviluppo della vicenda, entrando virtualmente nel percorso narrativo del progetto.
Sabato 27 febbraio 2021 ore 16,30 - Canale YouTube Teatro Coccia
Domenica 28 febbraio 2021 ore 16,30 - Canale YouTube Teatro Coccia
Lunedì 1 marzo 2021 ore 16,30 - Canale YouTube A-Novara
I viaggi di Gulliver
Musica di Bruno Moretti
Libretto di Rosa Mogliasso
Direttore Andreas Gies
Messinscena e regia Controluce Teatro d’Ombre
Sagome originali Cora De Maria
Ripresa allestimento Alberto Jona
Costumi Giuseppe Palella
Con
Giulia Bolcato, Federico Cavarzan, Leonardo Pesucci
Ombre Cora De Maria, Marco Intraia, Jenaro Meléndrez Chas
Attori Scuola del Teatro Musicale
Francesco Messina, Sofia Piazzalunga, Alice Varenna, Adriano Voltini
Regia Video Roberto Recchia
Aiuto regia Mirco Michelon (Accademia AMO)
Direttore di scena Francesca Longoni (Accademia AMO)
Giovane Ensemble Guido Cantelli
Margherita Chiesa chitarra, Davide Agamennone violino/viola, Gabriele Mercandelli clarinetto
Ivan Corona clarinetto basso, Giorgio Magistroni contrabbasso, Matteo Cavagna percussioni
Produzione Fondazione Teatro Coccia
I Viaggi di Gulliver, è un’opera da camera per teatro d’ombre ispirata al romanzo di Jonathan Swift, su testo di Rosa Mogliasso e su musica originale di Bruno Moretti, che si inserisce in un nuovo percorso dedicato ai più piccoli, “Chi ha paura del melodramma?”.
Presentato in prima assoluta al Teatro Verdi di Firenze per la Stagione dell'Orchestra Regionale Toscana 2011, lo spettacolo è un libero adattamento del romanzo di Swift affidato al mondo delle ombre: un attore–cantante che impersona Gulliver, racconta gli episodi più incredibili del viaggio, dialogando con una voce femminile di volta involta principessa, dea della Fortuna, ministro di Lilliput e così via, mentre l'ensemble accompagna, sottolinea e scherza con i narratori cantanti. Lemuel Gulliver, medico e viaggiatore, ha deciso di abbandonare il mondo degli umani, e si domanda il perché... Così inizia il racconto a ritroso nel tempo. A corto di soldi decide di imbarcarsi, ma nell'oceano indiano una tempesta lo spinge, naufrago, sulle spiagge di un paese sconosciuto: Lilliput, abitato da un popolo di uomini minuscoli ... Non solo la differenza di taglia è sorprendente, anche abitudini e costumi. Ecco che lo sguardo stupito e divertito di Gulliver porta lo spettatore verso un diverso modo di osservare e giudicare l'uomo e la società, uno sguardo antropologico ora comico ora serio, che a sua volta sprigiona immagini inattese e poetiche. E da Lilliput in avanti sarà tutto sorpresa ...Gulliver nel paese delle ombre e della musica.
Ora epico ora triviale, ironico e sentimentale, il viaggio di Gulliver non cessa di affascinare. Eroe credulone e audace, è ideale sia per il mondo dell’immagini che per il mondo dei suoni. Il racconto di Gulliver è fatto di ricordi che appaiono e svaporano, si ingrandiscono e si riducono esattamente come il mondo effimero e immaginifico del Teatro d'Ombre: il paese di Lilliput e quello di Brobdignac, gli Yahoo o i cavalli nel mondo delle ombre diventano presenze forti e magiche insieme. La storia di Gulliver sembra fatta apposta anche per la musica, per eccellenza immateriale, che attraverso un gioco di minuetti, gavotte, sarabande o valzer travolgenti dà voce ai ricordi, ora con nostalgia, ora con divertimento, ora con passione ora con spregiudicata audacia.
Lo spettacolo è stato ripreso nel 2014 in Svizzera e in seguito in Italia e in Germania in versione scenica con l'Ensemble Les Bouliris 5 e il basso Francesco Biamonti, si ripresenta ora in una nuova versione appositamente per la Fondazione Teatro Coccia di Novara.
NOTE DEL COMPOSITORE
Essendo stata pensata per un pubblico di giovanissimi ha naturalmente un taglio didattico: introdurre all’ascolto del teatro musicale attraverso una storia famosa e spiegare i meccanismi e i modelli che si sono sviluppati durante il corso e la storia di questa forma di spettacolo. Per arrivare a “guadagnare” l’attenzione dei piccoli ascoltatori, ho ritenuto che un ingrediente fondamentale per evidenziare le varie situazioni, fosse il ritmo.
Naturalmente parole, musica e immagini sono la base indispensabile, ma il ritmo è qualcosa di primordiale che va dritto allo scopo. Cosa c’è di meglio di un ritmo di Valzer e uno di Habanera per raccontare la scena della seduzione maliziosa e galante tra Gulliver e la figlia dell’Imperatore? E ancora: per descrivere i malavitosi e corrotti Yahoo il ritmo di Java, la danza dei bassifondi di un tempo che oggi ci fa un po’ sorridere per la sua ingenuità. Accanto a tutta una serie di ritmi di danza si affiancano alcuni tra i più consueti schemi dell’opera, del musical, della commedia musicale: tempeste, barcarole, battaglie, descrizioni di mostri...
C’è anche un numero dal sapore di varietà, nella scena in cui i due ministri litigano su come vadano rotte le uova fino a scatenare una guerra. Mi sembrava che il carattere paradossale della scena poteva essere ben reso in questo modo. Insomma, questa breve opera è anche un modo per raccontare come il teatro musicale si sia sempre servito di altre forme, prese a prestito da altri generi e li abbia trasformati in qualcosa di unico. In poco più di quarantacinque minuti si vola, come il protagonista della nostra storia, attraverso mondi fantastici e immaginari accompagnati da gavotte, gighe, fox-trot e valzerini. Così, scopriamo che ogni ritmo, ogni danza, ci racconta un carattere, uno stato d’animo e che quei ritmi che ci arrivano da tempi lontani, sono ancora oggi, con poche trasformazioni, lo strumento prezioso che ci descrive e che racconta i moti dei nostri sentimenti e delle nostre passioni.
Bruno Moretti
Comunicato Stampa