Alle 20.30 il concerto sinfonico dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala
con la direzione di Anna Skryleva e il flautista Sébastien Jacot come solista
Tra i brani in programma Three Impromptus in C di Anna Skryleva,
eseguito in prima nazionale
Dopo il successo della prima edizione – insignita della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica – torna a Milano il 14 e 15 giugno Il Diritto di Suonare, il primo festival italiano dedicato al superamento degli stereotipi di genere nella musica classica.
Ideato e curato dall’Associazione Classical Rights, il festival si propone come spazio di divulgazione, inclusione e riflessione, attraverso concerti, incontri e iniziative a ingresso gratuito diffuse in tutta la città.
Evento centrale della manifestazione è il concerto sinfonico di sabato 14 giugno alle ore 20.30, presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, realizzato in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala e grazie al sostegno del Main PartnerFondazione Bracco.
Sul podiola carismatica Anna Skryleva, tra le direttrici d’orchestra più attive sulla scena internazionale. Pianista, compositrice e direttore musicale del Teatro di Magdeburgo, Skryleva è stata insignita del prestigioso premio Opus Klassik 2024. Ideatrice dell’iniziativa Classic for Peace, che riunisce giovani musicisti da paesi in conflitto promuovendo la cultura come strumento di dialogo, si distingue per il suo impegno in progetti artistici a forte impegno sociale.
Nata a Mosca e cresciuta artisticamente tra Russia, Germania e Stati Uniti, ha diretto numerose produzioni operistiche e sinfoniche nei principali teatri europei, tra cui la Deutsche Oper Berlin, la Staatsoper Hamburg e l’Opera di Budapest, la Royal Swedish Opera, la Gewandhausorchester Leipzig, la Frankfurt Radio Symphony orchestra e la Copenaghen Phil. Il prossimo autunno debutta al Teatro alla Scala per dirigere la prima assoluta dell’opera Anna A. di Silvia Colasanti, con i complessi artistici dell’Accademia scaligera.
Al suo fianco, come solista, Sébastien Jacot, già primo flauto dei Berliner Philharmoniker e artista enoto per la tecnica straordinaria e la raffinatezza interpretativa.Vincitire di alcuni dei concorsi più prestigiosi al mondo – tra cui il Kobe International Flute Competition 2013, ilCarl Nielsen International Flute Competition 2014 e il Monaco ARD Music Competition 2015, ha collaborato con orchestre in Europa, America e Giappone e direttori di fama mondiale tra cui: Seiji Ozawa, Andris Nelsons, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Fabio Luisi, Herbert Blomstedt, Semyon Bychkov, Simon Rattle, Heinz Holliger, Marin Alsop, Yannick Nézet-Séguin, Gustavo Dudamel, Zubin Mehta, Bernard Haitink, Daniel Harding, François-Xavier Roth.
Artista poliedrico – è diplomato in sassofono, campione di pattinaggio sul ghiaccio eacrobata - è noto anche per il suo interesse verso la musica contemporanea ed è stato definito dalla critica “la rockstar del flauto” per la sua energia ed espressività.
Sul palcoscenico l'Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala, un ensemble di giovani talenti internazionali che, attraverso un percorso biennale di perfezionamento, hanno l’opportunità di approfondire il repertorio operistico, sinfonico e di balletto. La compagine affianca allo studio con le Prime Parti dell'Orchestra del Teatro alla Scala un'intensa attività artistica, in Italia e all'estero, sotto l’egida di alcuni tra i più autorevoli direttori del mondo. Si esibisce regolarmente alla Scala e su palchi di teatri, festival e società concertistiche di primo piano.
In programma, un viaggio musicale che valorizza il talento femminile nella composizione – tra Ottocento e contemporaneità – accanto a capolavori iconici del repertorio orchestrale, come la celebre Suite da L’Uccello di fuoco di Igor Stravinsky.
La serata si apre con l’Ouverture n.2 di Louise Farrenc (1804-1875), una delle rare compositrici affermate del XIX secolo. Scritta nel 1834, l’Ouverture, con le sue architetture classiche e slanci romantici, mostra la maestria orchestrale di Farrenc e la sua modernità espressiva.
Segue il Concertino per flauto e orchestra di Cécile Chaminade, prima donna compositrice nel 1913 a ricevere la nomina del prestigioso riconoscimento di Chevalier de la Légion d’Honneur. Composto nel 1902 come un pezzo da concorso al Conservatorio di Parigi per i flautisti, il concertino è tra le pagine più celebri della pianista e compositrice francese e offre al solista un ampio spazio espressivo.
Il programma continua con l’esecuzione in prima nazionale della composizione di Anna Skryleva, Three Impromptus in C, un brano che riflette la sensibilità contemporanea della direttrice. Atmosfere contrastanti e tessiture dinamiche si susseguono in tre quadri brevi ma intensi, che raccontano una voce femminile forte e riconoscibile nel panorama attuale.
La Carmen Fantasydi François Borneè una delle trascrizioni più virtuosistiche e affascinanti del repertorio flautistico, basata sui temi immortali dell’opera Carmen di Bizet. Borne – con l’orchestrazione di Meylan – intreccia lirismo e pirotecnica strumentale in una vera e propria sfida per il solista.
Il concerto si chiude con la Suite da L’Oiseau de feu di Igor Stravinsky, balletto che rivelò Stravinsky al mondo nel 1910. La versione del 1945, a opera del compositore stesso, conserva tutta la potenza visionaria dell’originale, con le sue danze incantate, le esplosioni ritmiche e i colori scintillanti che fondono mito e modernità.
Il Festival, nella giornata di sabato 14 giugno prevede, inoltre, l’incontro Nel nome di “Anna A.”: l’arte che sopravvive al potere, con la compositrice Silvia Colasanti, tra le voci più autorevoli della scena musicale contemporanea, alle ore 11.30 presso il Ridotto dei palchi del Teatro alla Scala.
Nel corso dell’incontro sarà possibile avere qualche piccola anticipazione dell’opera Anna A. – nuova commissione del Teatro alla Scala su libretto dello scrittore Paolo Nori, che andrà in scena il prossimo autunno sotto la direzione della stessa Anna Skryleva, alla guida di Solisti e Orchestra dell’Accademia scaligera. Moderato dal prof.Fabio Sartorelli, l’appuntamento - in partnership con la Fondazione Milano per la Scala - offrirà al pubblico un momento di ascolto e riflessione sul linguaggio compositivo di Colasanti, da sempre attento al dialogo tra musica, memoria storica e tematiche civili.
Con la partecipazione del giovane violinista Luca Kaufman, che eseguirà pagine tratte proprio dal repertorio della compositrice.
Alle 16.30 un'esplosione musicale a sorpresa animerà il salotto di Milano, con musicisti e performer affacciati sui balconi della Galleria Vittorio Emanuele. Un flash mob per portare la musica classica fuori dai luoghi convenzionali e renderla accessibile a tutte e tutti, reso possibile grazie alla collaborazione con Gli Amici del Loggione.
Il festival Il Diritto di Suonare è realizzato in collaborazione con il Comune di Milano e l’Accademia Teatro alla Scala e con il sostegno del Main Partner Fondazione Bracco e della Regione Lombardia.
Sabato 14 giugno ore 20.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Ingresso gratuito con possibile prenotazione su EVENTBRITE:
Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala
Anna Skyleva, direttrice
Sébasten Jacot, flauto
Programma
Louise Farrenc (1804-1875)
Ouverture n. 2
Cécile Chaminade (1857-1944)
Concertino per flauto e orchestra
Anna Skryleva (1975-)
Three Impromptus in C
Georges Bizet / François Borne (1840-1920)
Carmen Fantasy(Orchestrazione di Raymond Meylan)
Igor Stravinsky (1882 – 1971)
Suiteda L’Oiseau de feu (Firebird Suite, 1945)
Anna Skryleva
Direttrice d'orchestra, compositrice e pianista, Anna Skryleva ha ricevuto il prestigioso Opus Klassik Award nel 2024 e ha ottenuto attenzione internazionale per la profondità del suo lavoro musicale.
In qualità di direttrice d'orchestra e compositrice, nonché Direttrice Musicale Generale del Theater Magdeburg (2019-2025), si dedica con passione all’ampliamento del repertorio orchestrale e operistico. La sua riscoperta e prima mondiale dell'opera Grete Minde di Eugen Engel nel 2022 ha suscitato clamore a livello internazionale, venendo considerata una delle scoperte del secolo.
Durante il suo incarico a Magdeburgo, sono stati realizzati numerosi progetti di successo che le hanno valso riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Speciale per “Orchestra Innovativa 2019” della Fondazione Orchestrale Tedesca, una nomination agli International Opera Awards 2022, co-commissioni con importanti orchestre di Canada, Inghilterra e Stati Uniti e l’Opus Klassik Award 2024.
Come direttrice d’orchestra, Anna Skryleva collabora regolarmente con importanti orchestre e teatri d’opera, tra cui la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, la Gewandhausorchester Leipzig, la Copenhagen Phil, la Royal Swedish Opera e la Dallas Opera.Nel 2025 debutterà alla Scala di Milano e alla Sydney Opera House.
Collabora inoltre con noti solisti e cantanti internazionali come Andreas Schager, Camilla Nylund, Vida Miknevičiūtė, la violinista Arabella Steinbacher, i pianisti Lucas & Arthur Jussen e il cornista Felix Klieser.
Il repertorio di Anna Skryleva spazia dai classici viennesi di Mozart e Beethoven al romanticismo tedesco e russo di Čajkovskij, Wagner e Strauss, fino ai maestri italiani come Verdi e Puccini. In collaborazione con compositrici contemporanee come Lera Auerbach, Konstantia Gourzi e Errollyn Wallen (Master of the King's Music), continua a dar vita a progetti innovativi.
Compositrice fin da giovanissima, è stata ammessa alla classe di composizione del Conservatorio Čajkovskij di Moscaall’età di soli dieci anni. Le sue opere sono pubblicate da Universal Edition Vienna.
Nell’ottobre 2025 avrà luogo la prima mondiale di Scherzo for Horn and Orchestra, composta da Skryleva per il celebre cornista Felix Klieser, nell’ambito di un concerto dedicato al corno e all’orchestra.
Sébastian Jacot, flauto
Primo flauto nelle orchestre più prestigiose del mondo, dalla Gewandhaus di Lipsia ai Berliner Philharmoniker, Sébastian Jacot si è affermato come uno dei flautisti più brillanti della sua generazione.
Nato a Ginevra, ha iniziato gli studi musicali all’età di sei anni e si è diplomato sotto la guida di Jacques Zoon presso il Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra. A soli diciotto anni, è stato nominato assistente primo flauto della Hong Kong Philharmonic Orchestra, dando inizio a una carriera internazionale che lo ha portato a collaborare con la Saito Kinen Festival Orchestra e la Mito Chamber Orchestra in Giappone. Successivamente, ha approfondito la musica contemporanea con l’Ensemble Contrechamps di Ginevra. Nel 2015 vince il ruolo di primo flauto nella Gewandhaus Orchestra di Lipsia e nel 2022 vince il ruolo di primo flauto dei Berliner Philharmoniker, incarico che mantiene fino al 2024.
Definito dalla critica “la rockstar del flauto” per la sua energia ed espressività, Jacot ha conquistato il primo premio nei concorsi flautistici più prestigiosi al mondo: il Kobe International Flute Competition (2013), il Carl Nielsen International Flute Competition (2014) e il Concorso ARD di Monaco (2015).
Ha calcato i palcoscenici più importanti al mondo sia come solista che in orchestra, lavorando con direttori di fama internazionale quali Seiji Ozawa, Andris Nelsons, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Fabio Luisi, Herbert Blomstedt, Semyon Bychkov, Simon Rattle, Heinz Holliger, Marin Alsop, Yannick Nézet-Séguin, Gustavo Dudamel, Zubin Mehta, Bernard Haitink e Daniel Harding.
Sébastian è un solista internazionale e un attivo recital artist e camerista: si esibisce regolarmente in recital con pianoforte, in Giappone con l’arpista Naoko Yoshino, e con gli ensemble classici, contemporanei ed elettronici della Camerata Pacifica in California.
Appassionato insegnante e comunicatore, tra il 2020 e il 2022 è stato professore presso l’Università delle Arti di Brema e ha insegnato alla Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino dal 2022 al 2024. Continua a tenere masterclass internazionali ed è regolarmente invitato nelle giurie dei principali concorsi flautistici.
Artista poliedrico, diplomato anche in sassofono, campione di pattinaggio su ghiaccio e acrobata, Sébastian crede profondamente nell’unità tra corpo e mente nelle arti performative. Primo di sei figli — tutti acrobati e musicisti professionisti — porta avanti con la sua famiglia progetti che fondono musica e arti circensi.
Sébastian Jacot suona un Brannen-Cooper 14k con testata Brannen-Lafin 18k e un raro flauto Haynes in legno del 1999.
Orchestra Accademia Teatro alla Scala
Istituitasi come Fondazione nel 2001, l’Accademia Teatro alla Scala, oggi presieduta da Victor Massiah e diretta da Luisa Vinci, vanta in realtà oltre due secoli di storia, grazie alla vocazione che il Teatro milanese ha sempre dimostrato in ambito formativo, sin dal 1813, anno in cui nasce laScuola di Ballo, considerata ancora oggi fra le istituzioni più accreditate per l’insegnamento della danza. Avvalendosi di un corpo docente in cui figurano gli artisti e i professionisti del Teatro alla Scala, a cui si affiancano i maggiori esperti del settore, ormai la Scuola scaligera copre pressoché tutte le professioni dello spettacolo dal vivo. offrendo un ampio catalogo di corsi distribuiti in quattro dipartimenti: Musica, Danza, Palcoscenico, Management. Un catalogo che comprende corsi di formazione, di alto perfezionamento, corsi di diploma accademico di I e II livello che conferiscono titoli equipollenti a quelli universitari, nonché Master di I livello, workshop e stage estivi.
Grazie a una metodologia didattica che favorisce l’attività pratica e grazie allo stretto legame con il Teatro alla Scala, gli allievi vivono quotidianamente significative esperienze in scena e dietro le quinte. Ogni anno, infatti, il Piermarini non solo include nella sua stagione il 'Progetto Accademia', un'opera interamente realizzata dagli allievi, oltre a spettacoli della Scuola di Ballo e concerti, ma inserisce spesso gli studenti nelle produzioni del teatro, dando loro l’opportunità di affiancare artisti di fama internazionale, L’attività artistica comprende inoltre ulteriori esperienze in Italia e all’estero, che arricchiscono il percorso di formazione.
Nell’ambito del Dipartimento Musica, il Corso di perfezionamento per professori d’orchestraaccompagna giovani musicisti alla futura carriera in orchestra offrendo loro una preparazione completa sul repertorio operistico, sinfonico e di balletto, con focus sulla musica da camera ed approfondimenti sulla letteratura contemporanea. Il programma, biennale e a frequenza gratuita, oltre ad esercitazioni orchestrali e di ensemble, lezioni individuali di strumento, musica da camera e prove a sezioni tenute dalle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, comprende una significativa attività artistica in Italia, in primis alla Scala, e all’estero, sotto la guida dei più rinomati direttori dell’attuale panorama musicale. Inoltre, a coronamento del percorso didattico, gli allievi hanno a turno l’opportunità di essere inseriti nell’Orchestra del Teatro scaligero nelle produzioni in cartellone.
Fra i teatri, le società concertistiche e i festival di rilievo internazionale ove si è esibita l’Orchestra dell’Accademia si citano il Théâtre des Champs-Élysées, Festspielhaus Baden-Baden, Teatro Bol’šoj di Mosca, Philarmonia di San Pietroburgo, Royal Opera House di Muscat, Harris Theatre di Chicago, Strathmore Hall di Washington, il Richardson Auditorium dell’Università di Princeton, La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Bellini di Catania, Auditorium Rai di Torino, Ravello Festival, Ravenna Festival, Festival della Valle D’Itria, Kissinger Sommer Festival, Wolfegger Festspiele.
Per comprendere la levatura del corso si menzionano, fra i direttori, Roberto Abbado, Marc Albrecht, Giovanni Antonini, Marco Armiliato, Roland Böer, David Coleman, Ottavio Dantone, Óliver Diaz, Placido Domingo, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Daniel Cohen, Diego Fasolis, Iván Fischer, Sascha Goetzel, Manfred Honeck, Fabio Luisi, Susanna Mälkki, Michele Mariotti, Zubin Mehta, Pietro Mianiti, Gianandrea Noseda, Daniel Oren, Evelino Pidò, Sesto Quatrini, Donato Renzetti, Daniele Rustioni, Yuri Temirkanov, Lorenzo Viotti.
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