Ero presente anch’io. Condivido l’analisi al 100%.Marcheseducasiete ha scritto: ↑28 mag 2023 13:00Anche io presente ieri sera, con un pubblico composito tra grandi appassionati e turisti del sabato.
Che dire? Il trionfatore della serata è stato chiaramente Amartuvshin Enkhbat, lunghissimi i plausi a lui indirizzati dopo “Nemico della patria”. La voce è rotonda, piena, riempie la sala; solo qualche difficoltà nella dizione, perdonabilissima, essendo il cantante asiatico. Fondamentalmente la più grande voce di baritono del presente.
La Yoncheva migliora nel III atto, dopo la romanza; qualcuno le dica - tuttavia - che “La mamma morta” non è scritta così. La cantante a me personalmente non convince del tutto, certamente gran timbro, ma la voce mi pare piccola e poco solida. Ho come l’impressione - in aggiunta - che sia una cantante che possa dare il doppio, se ben guidata da un grande direttore, non di certo da un Armiliato, il quale sa solo accompagnare i big names.
Molto male Kaufmann. Grande cantante per carità, animale da palcoscenico, ma non esiste solo il fraseggio. Male gli acuti, male le mezze voci, mai ascoltato un’ “Ora soave” così brutta, a tratti a gracchiante. Solito trionfo da divo. Io per me non ho applaudito.
Elena Zilio come Madelon = lezione di canto.
Un saluto a tutti,
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Andrea Chénier - La Scala 2023
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
….temevo a scrivere le mie impressioni dopo aver letto “Kaufmann in gran spolvero”….Marcheseducasiete sul “divo” sei stato anche troppo buono. Per me una prestazione imbarazzante! Nessuno ha notato la stonatura/stecca finale? Voce stimbrata, grigia, senza squillo, che tristezza…e pensare che meno di 2 mesi fa sentito in Tannhauser mi aveva piacevolmente sorpreso dopo l’altro flop in Aida a Vienna….e il ruolino di marcia nei prossimi mesi: Werther Otello Turandot Gioconda……!!!!!????? Finché i suoi fans girano il mondo ad applaudirlo…buon per lui, ma le carriere non si fanno cosi. Su Enkhbat il delirio dopo Nemico della patria basta a testimoniare come si canta….si é quasi rischiato il bis…e spero tanto che sia lui Rodrigo al 7/12/23. La Yoncheva non mi é spiaciuta nel complesso. Condivido la lezione scenica e di canto della Zilio.Marcheseducasiete ha scritto: ↑28 mag 2023 13:00Anche io presente ieri sera, con un pubblico composito tra grandi appassionati e turisti del sabato.
Che dire? Il trionfatore della serata è stato chiaramente Amartuvshin Enkhbat, lunghissimi i plausi a lui indirizzati dopo “Nemico della patria”. La voce è rotonda, piena, riempie la sala; solo qualche difficoltà nella dizione, perdonabilissima, essendo il cantante asiatico. Fondamentalmente la più grande voce di baritono del presente.
La Yoncheva migliora nel III atto, dopo la romanza; qualcuno le dica - tuttavia - che “La mamma morta” non è scritta così. La cantante a me personalmente non convince del tutto, certamente gran timbro, ma la voce mi pare piccola e poco solida. Ho come l’impressione - in aggiunta - che sia una cantante che possa dare il doppio, se ben guidata da un grande direttore, non di certo da un Armiliato, il quale sa solo accompagnare i big names.
Molto male Kaufmann. Grande cantante per carità, animale da palcoscenico, ma non esiste solo il fraseggio. Male gli acuti, male le mezze voci, mai ascoltato un’ “Ora soave” così brutta, a tratti a gracchiante. Solito trionfo da divo. Io per me non ho applaudito.
Elena Zilio come Madelon = lezione di canto.
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Saluti
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
Chiaramente imbarazzante, non volevo essere troppo crudele verso un artista che ci ha regalato cose stupende negli anni passati. Di certo mi spaventa il suo futuro Enzo Grimaldo con Pappano, passibile anche di un’incisione.
È stato citato il suo Tannhäuser come molto buono, mi è stato detto da un amico (che ci legge) anche di una sua ottima performance come Siegmund al san Carlo. Forse il nostro Jonas si dovrebbe limitare ai soli ruoli da tenore drammatico, ma evidentemente il dio denaro…
È stato citato il suo Tannhäuser come molto buono, mi è stato detto da un amico (che ci legge) anche di una sua ottima performance come Siegmund al san Carlo. Forse il nostro Jonas si dovrebbe limitare ai soli ruoli da tenore drammatico, ma evidentemente il dio denaro…
- mario
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
Salsi, come sempre, anche nel Boccanegra. Enkhbat solo nei CavPag opera dove per quanto bravo è meno strabiliante che nelle opere di Verdi
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
….non farmi commentare….mario ha scritto: ↑29 mag 2023 13:17Salsi, come sempre, anche nel Boccanegra. Enkhbat solo nei CavPag opera dove per quanto bravo è meno strabiliante che nelle opere di Verdi
- mario
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
l'unica speranza è che sia perchè, come avevamo annunciato, i cast sono stati fatti 5 anni fa. Speriamo che nei cast del futuro ci sia più spazio per Enkhbat.
Per me i due grandi cantanti sentiti l'ultimo anno alla scala sono Enkhbat e Nadine Sierra. Mi spiace molto che per lei non ci sia niente, al mio gusto è il miglior soprano in attività.
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
Mi concedo una breve replica. JK non é quello di qualche anno fa (banale sottolinearlo), come Carreras nel 1986 all'Arena con la Caballé non era quello del 1982. Le orecchie per coglierne il declino le abbiamo tutti. Consiglio tuttavia (non a Fidelio e Marchese che ne sanno più di me) di ascoltare il cantante con vent'anni di carriera e giudicarlo come se non si sapesse chi é. Gran parte del pubblico che gli ha decretato un meritato trionfo forse non sapeva chi era il tenore, ma probabilmente ha ricambiato quello che gli è parso di ricevere dall'artista. Qualcuno potrà dire "erano turisti" "non capivano niente di opera" ma alla Scala non ho mai visti grandi regali. Tornando al consiglio per tenere lontani i pregiudizi, secondo me il sistema suggerito funziona: non rovina il fegato e, anche ai più dotati di autocritica, non fa venire il dubbio che il gusto di sottolineare la performance con la matita blu e rossa sia anche frutto di qualche propria frustrazione (corna, insoddisfazione lavorativa, mancata qualificazione della propria squadra, sconfitta elettorale ecc.). Provare per credere.-
- michele_gallo_55
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
Mi viene difficile pensare che ci siano pregiudizi, JK ha sfiorato nella sua prima rappresentazione dello Chenier più di un momento di imbarazzo per le motivazioni scritte nei post precedenti: non mi sembra che quelle motivazioni fossero affette da pregiudizio.
Diamo poi una occhiata alla prossima stagione alla Scala, quali sono i bravi tenori dei primi cast ?
Certo qualcuno c'è ma sembra che anche le scelte del Comunale di Piacenza siano sulla carta più attraenti.
Spero naturalmente che i nomi meno noti dalle nostre parti chiamati da Mayer riservino delle buone sorprese, altrimenti occorre accontentarsi... (anche di uno stanco JK)
Diamo poi una occhiata alla prossima stagione alla Scala, quali sono i bravi tenori dei primi cast ?
Certo qualcuno c'è ma sembra che anche le scelte del Comunale di Piacenza siano sulla carta più attraenti.
Spero naturalmente che i nomi meno noti dalle nostre parti chiamati da Mayer riservino delle buone sorprese, altrimenti occorre accontentarsi... (anche di uno stanco JK)
Ultima modifica di michele_gallo_55 il 01 giu 2023 07:23, modificato 3 volte in totale.
MGL
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
Non accusavo assolutamente i due forumisti di avere pregiudizi su JK proponevo solo un modello d’ascolto. Aggiungo che pur accogliendo con molto favore la stagione scaligera, concordo con te che le riserve su alcuni tenori scritturati nascono spontanee. Torneremo comunque sull’argomento.-
- Amfortas_Genova
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Re: Andrea Chénier - La Scala 2023
Kaufmann ha letto il forum e ha deciso di andare a fare il Sovrintendente
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https://www.tt.com/artikel/30856121/ein ... spiele-erl

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