Sarà un anno ricco di appuntamenti, quello dei Pomeriggi Musicali, a partire da giugno fino al maggio 2023. Presentata al Teatro Dal Verme, casa dell'orchestra, la nuova stagione 2022-2023. «Voglio per prima cosa ringraziare gli abbonati, grande linfa e sostegno per noi», esordisce il direttore artistico Maurizio Salerno, «abbiamo trascorso momenti difficili e vogliamo ribadire la nostra voglia di normalità». I Pomeriggi Musicali, che furono la prima istituzione a ripartire dopo il primo, duro, lockdown, è anche stato l'unico ente che in questi due anni incerti ha continuato a sviluppare una programmazione “lunga”, che coprisse tutto l'anno, anziché spezzettare le stagioni in vari segmenti. Una scelta azzardata, a causa degli alti e bassi della pandemia, ma rivendicata con orgoglio da Salerno «soprattutto grazie al sostegno degli abbonati».
Si comincia dunque con la rassegna estiva, intitolata Panorami Sonori, ogni giovedì dal 9 al 30 giugno: quattro concerti per esplorare la capacità della musica di inventarsi in nuove forme e nuovi linguaggi. Il primo appuntamento vede Giovanni Sollima e la Premiata Forneria Marconi in un incontro con l'orchestra dei Pomeriggi sul modello della contaminazione tra rock e musica classica; poi Ryan McAdams e il pianista Alessandro Taverna, in una serata tutta dedicata a Gershwin e al jazz. I novant'anni di John Williams forniscono lo spunto ideale per una serata dedicata alla musica per il cinema, sotto la bacchetta del direttore principale ospite Alessandro Cadario (musiche di Williams, Nino Rota, Korngold); infine sarà la canzone d'autore la protagonista dell'ultimo appuntamento, con musiche di Aznavour, Jobim e Piazzolla, dirette da Federico Mondelci.
Al 13 ottobre è prevista l'inaugurazione della 78° stagione musicale, intitolata Variazioni su un tema: un filo conduttore che permetterà di esplorare una delle principali tecniche compositive della storia della musica. L'inaugurazione, affidata al direttore principale James Feddeck e al pianista Julian Trevelyan, con Lutosławski, Ravel e Musorgskij. È il primo di una serie di appuntamenti che vedranno sul palco del Dal Verme artisti come Stefano Montanari, Louis Lortie, Julian Rachlin, Sergey Krylov, Alexander Malofeev. Ampio il programma, che prevede un fuori abbonamento natalizio – i valzer della famiglia Strauss, diretto da Alessandro Cadario – e una serata con l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Quattro commissioni dell'Orchestra che verranno presentate in prima esecuzione assoluta, incentrate sul tema della variazione (di Carlo Boccadoro, Sonia Bo, Filippo Del Corno e Andrea Melis).
È una stagione che vede anche una ricorrenza importante, come quella dei centocinquant'anni dalla nascita del teatro. Ricco il programma di festeggiamenti, dal 15 giugno fino al 21 dicembre: quindici appuntamenti che raccontano le molte vite che hanno animato questo luogo centrale della cultura milanese. Il Dal Verme fu teatro, cinema, sala da concerto e da conferenze; presso di esso Marinetti presentò gli intonarumori e la musica futurista, vide avvincendarsi sul suo palcoscenico grandi musicisti di jazz, classica e rock, operette e filosofi. Una storia che racconta molto anche di Milano e dell'Italia.
Emiliano Michelon